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Senza dubbio l’aumento della rete viaria rappresenta uno degli aspetti più significativi e visibili dell’evoluzione del paesaggio e l’impatto delle strade non è soltanto estetico-percettivo, ma agisce anche a livello ecologico frammentando il territorio e incidendo pesantemente sull’ambiente, la flora e la fauna, la cui diffusione è ostacolata a causa delle strutture viarie, trovandosi a dovere attraversare aree pericolose e inospitali.

La cementificazione spinta di vaste aree determina inoltre l’impermeabilizzazione dei suoli, incidendo negativamente sul regime delle acque e ciò avviene sia in pianura, che in collina e montagna.

Preoccuparsi di mitigare l’impatto delle infrastrutture sul territorio è quindi un obbligo se si vogliono perseguire obiettivi  di qualità ambientale e paesaggistica.

E’ possibile oggi limitare l’impatto negativo delle grandi opere nel territorio attraverso una corretta progettazione e l’impiego di materiale vegetale che ha il principale obiettivo di ricostruire la rete ecologica interrotta dell’infrastruttura e nello stesso tempo di :

  • proteggere e incrementare la biodiversità
  • ricostruire e diversificare gli habitat
  • difendere la stabilità del suolo
  • regolare la stabilità idrologica
  • migliorare la relazione tra ambiente naturale e antropizzato
  • conservare i segni tipici del paesaggio

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Per approfondire “La progettazione paesaggistica delle strade. Manuale per la mitigazione degli impatti paesaggistici stradali mediante la vegetazione“, Anna Letizia Monti e Maria Luisa Boriani 2011, Dario Flaccovio Editore,

http://www.darioflaccovio.it/libro.php/la-progettazione-paesaggistica-delle-strade-df0079_C711